Il manifesto di The SpoRt Light

1. Cerchiamo di essere un antidoto al tamburo battente

Davanti al bivio, abbiamo scelto la nostra strada: non il tamburo battente delle notizie, scarsamente o non verificate, ma un giornalismo più riflessivo e analitico. Arrivare primi sui motori di ricerca, semplicemente, non ci interessa: puntiamo ad arrivare alla meta, magari anche più in là, e arrivarci integri, facendo vivere ai nostri lettori un’esperienza vera degli argomenti di cui trattiamo.

2. Scriviamo di argomenti che conosciamo

Ciò di cui scriviamo, l’abbiamo studiato a fondo. Si tratti di un’analisi, di un’opinione, di un’intervista o di una storia, dietro ogni singola parola c’è un lungo lavoro di preparazione. Il giornalismo non si improvvisa: se serve più tempo, ce lo prendiamo.

3. Rispettiamo la complessità

Il mondo, anche quello dello sport, è governato dalla complessità e, sebbene questa non sia di moda, è solo valutandola in tutti i suoi aspetti che si può creare un dibattito reale. Senza sensazionalismo, senza clamore, ma informando. E, magari, consentendo di formare un’opinione.

4. Rigettiamo stereotipi e fazioni

Gli ultimi trent’anni, soprattutto, hanno visto crescere la polarizzazione delle idee: la logica di fazione, che si nutre di stereotipi, indignazione a basso costo e semplificazione dell’esistente, porta vantaggi a chi la pratica, ma avvelena i pozzi. Su questo campo, ragioniamo in maniera diversa: siamo inclusivi, rispettiamo le varie identità (che sappiamo non essere necessariamente univoche), accogliamo i vari punti di vista.

5. I protagonisti sono le analisi, i fatti e le storie. Non i giornalisti

Non abbiamo velleità individuali da twitstar, non cerchiamo visibilità che non sia quella generata dalla validità del nostro lavoro. È una questione di obiettivi e di finalità, ma anche di rispetto nei confronti del nostro mestiere e di chi ci darà fiducia.

6. Siamo aperti ai vostri contributi

Per diversi motivi, in taluni casi i lettori conoscono la materia ancora meglio di chi ne scrive. Il rapporto è bidirezionale: serve per favorire lo scambio di informazioni e la conoscenza, per migliorare l’ecosistema informativo e la qualità del giornalismo. Non viviamo in una torre d’avorio: vi ascoltiamo, e sappiamo che potreste avere qualcosa da dirci.

7. Se sbaglieremo, ci correggerete

L’errore e la svista sono insiti in qualsiasi mestiere. Siamo umani, e sappiamo che, a volte, sbaglieremo. Ci lasceremo correggere.

8. Sfruttiamo la bellezza della lingua

Il giornalismo, nella nostra visione, non è solo notizia e analisi: è anche lettura. Per questo, cercheremo sempre di dare ai nostri articoli uno stile, di utilizzare le parole giuste, di renderli fruibili attraverso una lingua ricca e generosa. L’abbiamo a disposizione, è gratuita e sarebbe un delitto non sfruttarne le potenzialità. Meglio qualche riga in più che qualche riga in meno.

9. Rischiamo del nostro

Chi ha scelto di intraprendere questa avventura, si è rimesso in gioco con un’idea. Senza alcun finanziamento pubblico, senza mecenati alle spalle. È l’unico modo per poter vantare una totale indipendenza e autonomia editoriale. Anche per questo, cercheremo di essere il più trasparenti possibile.

10. Rispettiamo la vostra privacy

Per quanto possibile, abbiamo minimizzato la quantità e la qualità di dati personali da raccogliere e necessari per il corretto funzionamento della nostra piattaforma. Lo facciamo seguendo attentamente la legge in materia. Non vendiamo (e non venderemo mai) queste informazioni a terzi.