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Il lavoro sportivo nel mare (di) nero

La caduta del governo rischia di far saltare i correttivi alla riforma dello sport. E c'è il tema del sommerso nel mondo di mezzo del dilettantismo

“Affari correnti”: il governo Draghi, sebbene caduto lo scorso luglio, è in carica ancora per qualche settimana appunto per gli affari correnti, ovvero tutto ciò che era in agenda e ora rischia fortemente di dover ripartire daccapo se non verrà approvato nei giorni che mancano da qui alla cerimonia della campanella. Di questo tema, più diffusamente, scriveremo nella prossima monografia, basti intanto pensare che lo sport, in questo epilogo, rischia di vedere saltare alcuni punti piuttosto significativi.

Primo fra tutti, l’ingresso dello sport nella Costituzione, di cui aveva scritto qui, su The SpoRt Light, Antonella Bellutti: al di là delle critiche sul merito, se il Governo non fosse caduto sarebbe stata solo una questione di settimane, mancando solamente la seconda lettura alla Camera, invece non se ne farà nulla perché, naturalmente, non si può parlare di priorità. Più significativo, e anch’esso a rischio, è il decreto correttivo sulla riforma dello sport, su schema proposto dal ministro Andrea Orlando, che andrebbe a incidere su alcuni punti critici della riforma del 2021 ed è stato approvato dal Consiglio dei ministri «in esame preliminare» a luglio. L’epilogo positivo del decreto è in pericolo e, se non si dovesse arrivare a …

Lorenzo Longhi
Emiliano, ha esordito con il primo quotidiano italiano esclusivamente web nel 2001 e, da freelance, ha vestito (e smesso) casacche anche prestigiose. Di milioni di righe che ha scritto a tamburo battente gran parte è irrilevante. Il discorso cambia quando ha potuto concedersi spazi di analisi.