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Sindrome cinese

Da «un mondo, un sogno» di Hu Jintao al “piano della riforma e lo sviluppo del calcio cinese” di Xi Jinping. Cosa non ha funzionato nel soft power sportivo della Cina?

Quella tra la Cina e il calcio sembra una storia d’amore finita male. Dove, da una parte si è dato tanto, se non tutto, e dall’altra si è preso senza ricambiare. Parlare di fallimento, però, secondo noi è prematuro, certamente c’è stato e c’è un cortocircuito tra obiettivi, crescita – non solo economica – e controllo, inteso per controllo politico, economico e sociale su una popolazione di oltre un miliardo di abitanti da parte di un partito unico che si rimette continuamente alla filosofia, alle idee e alle scelte del leader, in questo caso Xi Jinping, in carica da dieci anni.

Secondo il Wall Street Journal questo fallimento sarebbe un autogol clamoroso, un passo falso imbarazzante che avrebbe messo in luce tutti i limiti del controllo con il quale Xi Jinping vuole gestire il Paese, dal Tibet alle minoranze musulmane, dal Covid-19 alla gestione di Hong Kong. Lì dove la crescita economica è dettata dalla linee programmatiche del partito e tutto quello che ne mette in discussione le fondamenta diventa pericoloso per la tenuta sociale e quindi per la sopravvivenza di una dittatura comunista – questo è –, dove niente può essere messo in discussione e dove le regole del mercato dovrebbero assoggettarsi a quelle politiche, quando la storia dimostra che il capitalismo ha sempre rovesciato quei ‘sistemi politici’ che hanno cercato di incatenarlo; forse anche per questo c’è stata una ristrutturazione del pensiero economico prima, degli obiettivi poi e infine degli investimenti. Dove il calcio è stato il primo settore a risentirne, ma non solo.

«La Chinese Super League volev…

Francesco Caremani
Aretino, giornalista, comunicatore in ordine sparso. Tutto è iniziato il 19 marzo del 1994 e un giorno finirà, ma non oggi. Il giornalismo come stile di vita, in un mestiere che ha perso lo stile per strada. Qui è direttore responsabile, ma solo per anzianità.