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Ludopatia, prevenzione e (poco) aiuto

La ludopatia è una piaga anche per i calciatori. Ecco cosa possono fare i giocatori per "salvarsi"

Sanzioni e riabilitazione. La sentenza su Nicolò Fagioli dispone per il centrocampista della Juventus sette mesi di squalifica e cinque di un percorso per curare la sua ludopatia. Ma chi aiuta gli atleti con dipendenza dal gioco?

Italia, uno come gli altri
Nel nostro Paese, dove le scommesse sono vietate per i tesserati dall’art. 24 del Codice di giustizia sportiva della FIGC, non esistono programmi specifici messi in moto dalla Federazione e dalla Lega Calcio. Un calciatore affetto da ludopatia puó rivolgersi oltre che ai terapisti privati ai Servizi ambulatoriali per le Dipendenze pubblici o privati accreditati (SerD/SMI) o può chiamare il Numero Verde Nazionale per le problematiche del gioco d’azzardo, tutti servizi mappati nel portale Uscire dal Gioco, dove ci sono anche le indicazioni per contattare un operatore. L’impegno di Lega Calcio, Associazione Italiana Calciatori e FIGC si concentra soprattutto sulla prevenzione del match fixing con iniziative come l‘Integrity Tour, incontri che coinvolgono giocatori, allenatori e dirigenti sia delle prime squadre che del settore giovanile, con lo scopo di formarli e informarli sui pericoli e rischi.

Inghilterra, la m…

Roberto Brambilla
È nato a Sesto San Giovanni, quando era ancora (per poco) la Stalingrado d'Italia. Ha scritto di sport e temi sociali per il web e per la carta. Ama la Storia e le storie. Al mattino insegna ai ragazzi, al pomeriggio sogna Berlino (Est).