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Scrivi presidenti, leggi padroni

Da Achille Lauro, non il cantante, a Bernard Tapie, nel panorama italiano ed europeo ecco quelli che hanno lasciato il segno

La squadra è mia e me la gestisco io. Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha esonerato Rudi Garcia e ha richiamato dopo dieci anni Walter Mazzarri. Un colpo di mano, quello del patron del Napoli che ricorda quelli di tanti altri presidenti che hanno gestito il club in maniera personale e personalistica. Ambiziosi, corsari, spesso fuori gli schemi e le righe.

Il Comandante Nel 1936 Achille Lauro è uno degli uomini più ricchi d’Italia. Ha fatto la sua fortuna come armatore e sulle sue navi sono partiti anche i soldati italiani che sono andati a occupare l’Etiopia. Un uomo popolare che il federale di Napoli Nicola Sansanelli coinvolge per salvare il club della città oberato dai debiti. Sboccerà un amore che durerà mezzo secolo e che prenderà varie forme. Lauro sarà presidente nominalmente solo per sei anni, tra il 1936 e il 1940 e tra il 1952 e il 1954, ma per tutti sarà semplicemente O’ Comandante. E non solo perché è un armatore. Spende tanto e a volte bene. Il suo sogno è portare il primo scudetto a Napoli, contendendo il titolo ai colossi del Nord. I risultati saranno altalenanti (ci sarà un quarto posto ma anche una retrocessione in B), nessuno si mette a discuterlo, anche perché viene eletto sindaco di Napoli e senatore per il Partito Nazionale Monarchico, carica a cui dovrà rinunciare perché incompatibile. In pi…

Roberto Brambilla
È nato a Sesto San Giovanni, quando era ancora (per poco) la Stalingrado d'Italia. Ha scritto di sport e temi sociali per il web e per la carta. Ama la Storia e le storie. Al mattino insegna ai ragazzi, al pomeriggio sogna Berlino (Est).