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Enhanced games, libero doping in libero sport

In bilico tra provocazione e opportunità, un manipolo di tycoon ha lanciato un evento per «atleti potenziati», cioè dopati. Appuntamento al 2025. O forse no

Quando chi ha i soldi si mette un’idea in testa, quasi sempre la realizza, anche se si tratta di un’idea idiota. L’elenco, in quest’epoca contemporanea nella quale a certa gente abbiamo concesso tutto, potrebbe essere lunghissimo e, da Musk a scendere, ci sarebbe tanto da discutere. Lo sport non fa eccezione, ma da un anno abbondante a questa parte la palma della proposta più folle l’ha vinta per distacco il tycoon australiano Aron D’Souza, che ha trovato danarosi sponsor e finanziatori per organizzare gli Enhanced Games, che tradotto significa “Giochi potenziati”, e i potenziamenti sono quelli che derivano dall’utilizzo, lecito, di sostanze oggi considerati dopanti. Insomma, libero doping in libero sport. Una provocazione o una possibilità reale?

«The ultimate demonstration of what the human body is capable of», ovvero la definitiva dimostrazione di ciò di cui il co…

Lorenzo Longhi
Emiliano, ha esordito con il primo quotidiano italiano esclusivamente web nel 2001 e, da freelance, ha vestito (e smesso) casacche anche prestigiose. Di milioni di righe che ha scritto a tamburo battente gran parte è irrilevante. Il discorso cambia quando ha potuto concedersi spazi di analisi.