Stielike

Stielike #08 – Alcaraz, Al Khelaifi, Petrucci

L'intervento del 5 aprile del nostro libero

IL BUONO Passeremo per buonisti – rischio che corriamo volentieri, essendo una definizione già intuitivamente piuttosto imbecille – ma i gesti di fair play qui troveranno sempre spazio. L’ultimo è quello di Carlos Alcaraz al Master 1000 di Miami alcuni giorni fa, in semifinale contro Hurkacz, il punto che lo spagnolo ha chiesto di rigiocare dopo una chiamata erronea dell’arbitro, un doppio rimbalzo inesistente. Primo set, si era sul 5-6 per Alcaraz, sarebbe stato il punto dello 0-40 (che peraltro lo spagnolo aveva anche chiuso dopo la risposta di Hurkacz) eppure il 18enne iberico ha richiamato il giudice chiedendo la ripetizione del punto. Una situazione della quale hanno scritto tutti, ed è l’unico aspetto scoraggiante: significa che ormai, nello sport e di conseguenza nei media, davvero il fair play è l’uomo che morde il cane.

IL BRUTTO Nasser Al Khelaifi, presidente del Paris Saint-Germain e dell’Eca, nuovo sodale di Ceferin, vince per distacco il premio ‘Cuore’ – qui non c’entra De Amicis, ma una storica copertina dell’omonima testata satirica – grazie alla formidabile prestazione in un’intervista alla Bbc dello scorso 31 marzo: «C’è gente che muore in Ucraina e non ha un posto dove dormire e invece noi litighiamo per la Superlega?…