Stielike

Stielike #18 – Tribunale, impeccabile, ritiro

L'INTERVENTO DEL 14 GIUGNO DEL NOSTRO LIBERO

Tribunale Il futuro della Super League, come già sapevamo, passerà dai tribunali. Non quello di Madrid dove oggi, 14 giugno 2022, c’è stata solamente un’udienza preliminare. European Super League, appoggiata dalla A22 Sports Management, contro Fifa (assente) e Uefa, sostenute dalla Liga e dalla Federcalcio spagnola. Liga che ultimamente sembra impegnata in una guerra contro tutto e tutti, con Javier Tebas non sempre lucidissimo, tenuto conto che il duopolio economico Real-Barça non è stato certo un bell’esempio di governance calcistica. Il tema è «abuso di posizione dominante», dove i fondatori della Super League sostengono che gli articoli 49, 50 e 51 dello statuto Uefa, e il il 22, 71, 72 e 73 dello statuto della Fifa, siano in contrasto con gli articoli 101 e 102 del Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea. I prossimi 11 e 12 luglio sarà quindi la Corte di Giustizia Europea, con sede a Lussemburgo, a esprimersi nel merito, una pronuncia che richiama quella Bosman del 1995, che ha rivoluzionato il mercato calcistico. Al tribunale di Plaza Castilla di Madrid, c’era, infatti, pure Jean-Louis Dupont, avvocato belga di Jean-Marc Bosman, il quale appoggia la Super League ed è convinto che siamo alla vigilia di un altro terremoto per il calcio europeo e mondiale. Nel processo c’è anche la causa di Charlie Stillitano che sostiene di essere stato minacciato da Ceferin, con tanto di messaggio WhatsApp, il quale avrebbe intimato all’imprenditore statunitense di non fare affari con Barcellona, Juventus e Real Madrid, perché così si sarebbe giocato qualsiasi partnership commerciale con l’Uefa. Hanno tutti perso la testa e non da oggi.

Impeccabile Una delle figure più potenti e più rilevanti di trent’anni di calcio italiano e internazionale, Antonio Matarrese, è uscito nell’ultimo mese con un’autobiografia (scritta insieme ad Alberto Cerruti) dal titolo E adesso parlo io, pubblicato da Cairo. Considerando il personaggio, gli incarichi e le responsabilità avute in carriera, il contesto storico-politico e un titolo così roboante, il libro lo abbiamo letto – ebbene sì: per recensire, lo si dovrebbe fare sempre – per interesse storico, in attesa di arrivare alle pagine relative a Italia ’90, fulcro della sua parabola dirigenziale, avendo assistito ad assegnazione, organizzazione, postumi. Ebbene: abbiamo letto dell’«ineccepibile organizzazione, sotto l’attenta e scrupolosa supervisione di Montezemolo», di un Mondiale in cui «dal primo all’ultimo giorno tutto era filato liscio in Italia, al di là del calcio», nel quale poi «l’organizzazione negli stadi era stata perfetta» per quei trenta giorni senza «né…