Nei prossimi giorni riparte la Nazionale, con le partite di Nations League, stretta tra la delusione di non prendere parte al Mondiale e una stagione fitta d’impegni dei club. Al solito sarà sopportata e se qualche giocatore s’infortuna riceverà gli strali dei tifosi che guardano all’azzurro solo quando vince. Tutto questo è molto italiano e allora partiamo da qui. Le nazionali giovanili vanno dall’Under 15 all’Under 21 e sono queste che crescono i futuri talenti, quelli che dovrebbero portare in alto il vessillo tricolore, quando e quante volte? L’Under 16 ha vinto l’Europeo nel 1982 (revocato quello del 1987 per irregolarità nella documentazione di un giocatore), poi un terzo e tre secondi posti, l’ultimo nel 1998. L’Under 17 non pervenuta al Mondiale vanta due terzi e tre secondi posti all’Europeo, come nel 2018 e 2019. L’Under 18 l’Europeo l’ha vinto nel 1956 e 1966, arrivando seconda quattro volte, l’ultima nel 1999, e terza tre. L’Under 19 l’ha vinto nel 2003, arrivando tre volte seconda, l’ultima nel 2019 e terza (semifinale) quest’anno. L’Under 20 è arrivata terza nel Mondiale del 2017 e in squadra c’erano Barella e Pessina. L’Under 21 di Europei ne ha vinti cinque (più altri tornei), l’ultimo nel 2004, arrivando due volte seconda (perdendo sempre contro la Spagna) e cinque terza, l’ultima nel 2017. I risultati ci dicono questo, risultati ai quali il tifoso in generale dà poca attenzione perché guarda solamente alla Nazionale maggiore. Nazionale che non si è qualificata né al Mondiale del 2018 né a quello di quest’anno. La domanda, quindi, sorge spontanea: dove s’interrompe la catena?
Il leitmotiv che riguarda i giovani calciatori italiani, al di là dell’invasione degli stranieri che è, se non uguale, simile ad altri movimenti, è più o meno lo stesso: il sistema non cresce nuovi talenti, non c’è metodo, non c’è un sistema e la Federazione non fa niente? Ma è proprio così. In realtà no.
L’organizzazione
Il Coordinatore delle nazionali giovani, dall’Under 15 all’Under 21, è Maurizio Viscidi, grande esperienza nei settori giovanili, tra Padova e Milan, una onesta carriera da allenatore e tanto studio. Nel 2010 diventa vice coordinatore delle nazionali giovanili, dal 2012 al 2014 fa parte dello staff di Cesare Prandelli, dal 2016 acquisisce la carica che ricopre ancora adesso e dal 2019 è componente della sezione per lo sviluppo del calcio giovanile presso il Settore te…