Tackle

Il peccato originale dei diritti

Ognuno di noi, con le proprie scelte, con l’impegno per una maggiore consapevolezza, può dare il proprio fondamentale contributo

di Antonella Bellutti

L’attività agonistica in cui ho conosciuto alcune forme di discriminazione ha occupato più di metà della mia vita; poi un quarto l’ho passato ricoprendo differenti ruoli correlati allo sport che mi hanno portata a confrontarmi con altre forme di discriminazione. Durante questo lungo percorso, quando ho aperto gli occhi anche alla vita ‘oltre’ lo sport, mi è capitato di incontrare ulteriori, diverse forme di discriminazione. Ogni momento, ogni situazione aveva un’etichetta che permetteva di stare dalla parte giusta, degli inclusi o quella sbagliata, degli esclusi. E ogni volta ho cercato, invano, di capire il motivo, come se ogni situazione e ogni forma di discriminazione avesse una causa specifica. E ogni volta mi stupivo di quanto i miei tentativi di ricerca, mi portassero a un punto tra loro molto simile, a prescindere dal contesto in cui la discriminazione si attuava: un punto collocato al confine tra consapevolezza e inconsapevolezza, come una sottile soglia oltre la quale la razionalità si perde tra pregiudizi e stereotipi.

Ad aiutarmi a fare chiarezza è stata la scelta per lo stile di vita vegano: mi ha permesso di collegare tutti i tentativi e di dare loro un’unica spiegazione; indagare la relazione tra antropocentrismo e specismo mi ha insegnato che la discriminazione è una forma di pensiero creata dai valori patriarcali e maschilisti su cui si fonda la nostra società, una forma di pensiero che divide, giudica, legittima gerarchie. Lo spiega molto meglio di me Melanie Joy, psicologa, attivista, antispecista, con la teoria «delle 3 N» (naturale, normale, necessario, introdotta in Perché amiamo i cani, mangiamo i maiali, indossiamo le mucche, Ed. Sonda 2013): la nostra educazione convenzionale, attraverso l’abuso della combinazione di questi tre aggettivi riesce ad anestetizzare la facoltà di pensiero.

Così è accaduto per me che, partendo dalla fine, dalla scoperta dello specismo (atteggiamento pregiudiziale per cui gli esseri umani ritengono di poter disporre a proprio piacere degli esseri viventi di altre s…