Monografia

«Mai più un caso Taranto». Dove l’avevamo già sentita?

Nelle ultime 15 stagioni, 96 club con diritto alla categoria sono falliti o hanno rinunciato, 7 i esclusi a tornei in corso E la Lega ha avuto 4 presidenti

«Mai più un caso Taranto», si sente dire da qualche settimana a questa parte, quando si parla di Serie C e si fa riferimento all’esclusione della squadra pugliese dal campionato, quando era ancora in corso. Parliamo della Serie C girone C 2024-25, torneo che ha perso in corsa anche la Turris, e chiunque può raccontare che, con la neutralizzazione dei risultati, non si è falsato nulla, ben sapendo di dire una colossale falsità. Perché, sì, i risultati saranno anche stati neutralizzati, perché numerose partite con protagoniste le due squadre sono state giocate e hanno prodotto ammonizioni, espulsioni, infortuni ai quali le avversarie hanno dovuto far fronte nelle partite successive, quindi non si è trattato di partite a costo zero. Di più: se le squadre hanno disputato il campionato sino a primavera, significa che sono state composte e organizzate, e ciò significa che è stato fatto un mercato, che certi giocatori, prima dello svincolo per l’esclusione, avevano accettato le offerte di Taranto e Turris, magari a discapito di quelle di altre società. «Mai più un caso Taranto», dicevamo. Bello da dire. Chi ha memoria, però, ricorda che una cosa del genere era stata detta anche nel 2017: «Mai più un caso Modena».

Era la Lega Pro di Gabriele Gravina (che nel 2015 era succeduto alla presidenza di Mario Macalli), non ancora quella di Matteo Marani, in carica al vertice della Lega dal 2022. In mezzo c’è stata quella di Francesco Ghirelli (eletto presidente nel 2018), e in tutti i casi fallimenti, rinunce ed esclusioni non sono mancate. Poi, certo, sono state dette tante belle parole, e c’è stato pure qualche tentativo di modifica del format, nulla però capace di evitare l’emorragia di club e la presenza di situazioni imbarazzanti per una lega professionistica. E, allora, andiamo a ritroso, senza arrivare neppure a tempi troppo remoti.

Tutto sbagliato, tutto da rifare