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La corsa allo scranno

Pedine e pedoni alla ricerca di un seggio: viaggio nelle liste tra prime scelte e peones, perché lo sport “tira” sempre nell'immaginario popolare

400 deputati e 200 senatori da eleggere, rispettivamente 392 e 196 nei collegi italiani, 8 e 4 nelle circoscrizioni estere, eletti un terzo con il maggioritario (uninominale) e due terzi con il proporzionale (plurinominale), con la novità del voto anche per il Senato per i 18enni, e sarà la prima volta. Questi i numeri del parlamento che uscirà dalle elezioni del 25 settembre, per le quali sono già state consegnate le liste dei candidati: necessaria premessa, quella delle righe precedenti, per capire quante possibilità abbiano realmente di entrare a Montecitorio o a Palazzo Madama i tanti candidati che i partiti hanno pescato dallo sport, per questioni principalmente di consenso e lobby, come vedremo in questa parte della monografia, un censimento di pedine e pedoni, non tutti peones (che poi è anche la traduzione di pedone, in spagnolo, negli scacchi), tutti utili alla bisogna, foss’anche un voto in più. E allora, chi sono costoro?

Politici
Fa ormai parte dei politici, perché questa è ormai la sua carriera, Valentina Vezzali, già sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con delega allo sport, nell’ultimo governo Draghi, candidata da Forza Italia quale capolista per il plurinominale sia nelle Marche che in Trentino-Alto Adige. Ora, sono lontani i tempi dell’imbarazzante teatrino con Silvio Berlusconi a Porta a Porta, nel 2008, ma a rivederlo oggi appare mediamente anche peggiore di quanto noi stessi ci ricordassimo.