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La doppia sceneggiatura delle partite

Se la partita di calcio è un film – con una sua trama, specifici significati e un finale avvincente – allora l’allenatore è un regista e i calciatori sono gli attori

di Guglielmo De Feis

Il grande regista inglese Alfred Hitchcock girava i suoi film sulla base di due differenti sceneggiature. La sceneggiatura blu era esclusivamente funzionale. La trama, i dialoghi, le inquadrature e le descrizioni scenografiche erano tutte le componenti ricomprese in essa. La sceneggiatura verde, invece, serviva a descrivere nel dettaglio l’arco emotivo, i significati simbolici e quella che definiremmo ‘suspense’, di tutto il film. Entrambe erano importanti, ma con la sceneggiatura verde Hitchcock si rivolgeva direttamente al suo pubblico, per legarlo emotivamente al film.

Se la partita di calcio è un film – con una sua trama, specifici significati e un finale avvincente – allora l’allenatore è un regista e i calciatori sono gli attori.

Inconsciamente, molti allenatori usano da qualche anno lo stesso espediente del grande Alfred Hitchcock per legare emotivamente il pubblico al modo di giocare della loro squadra.

In una partita di calcio, la sceneggiatura blu proposta da un allenatore riguarda i dati essenziali e funzionali del gioco della squadra. I compiti attribuiti ai calciatori, lo schieramento difensivo in fase di non possesso palla, i ruoli offensivi in fase di possesso palla, la disciplina nelle marcature difensive, la delimitazione delle zone di competenza territoriale e le consegne di gioco basiche sono l’equivalente di trama, dialoghi e scenografia in un film.

Anche nel calcio, esiste, come detto, una seconda sceneggiatura, quella verde o emotiva. Ricomprende gli schemi, il possesso palla, la costruzione dal basso col portiere, il pressing nella m…