Medaglie Domenica scorsa si è giocata la Supercoppa di Spagna femminile, vinta dal Barcellona contro la Real Sociedad per 3-0, decisiva la doppietta di Aitana Bonmati. La coppa per la prima e per la seconda sono state consegnate in tribuna, ma le medaglie sono rimaste dentro le valigette e le calciatrici blaugrana se le sono dovute prendere e metterle al collo da sole. Una scena esilarante e triste al tempo stesso, tanto che nei video girati in Rete sono evidenti le facce delle atlete e le risate sarcastiche per l’accaduto. Ora, noi non conosciamo il cerimoniale, ma è inutile spingere il calcio femminile, scrivere dei record di pubblico e di quanti biglietti sono già stati venduti per il Mondiale di quest’anno, se poi le medaglie per una vittoria se le devono raccattare su un tavolo da picnic. Un’ipocrisia che nasconde altro.
Agguato Dalla Treccani. Imboscata tesa al nemico, tranello, insidia: cadere, farsi prendere in un a.; tendere un a.; stare, porsi in agguato. In partic., operazione bellica compiuta generalmente da piccoli reparti di truppa che, appostandosi in luogo adatto e prossimo alla direttrice di marcia del nemico, lo aggrediscono con azione di sorpresa semplice e sbrigativa. Analogam., nella guerra marittima, azione del naviglio insidioso (sommergibili, mas, torpediniere, ecc.) che consiste nell’attendere il nemico in una determinata zona per attaccarlo di sorpresa: zona d’a., tenere l’a., lasciare l’agguato. Ora rileggete un’altra volta ripensando all’agguato che gli ultrà della Paganese hanno teso a quelli della Casertana: un pullman ha preso fuoco e le fiamme avrebbero potuto provocare una strage. Sarebbe questa la passione per il calcio?
Contestazione A proposito di ultrà: a margine della vicenda della penalizzazione della Juventus