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What if

Lo sport italiano non aveva mai vissuto un anno trionfale come il 2021. E probabilmente, senza la pandemia, ci saremmo persi tutto o quasi

La rilettura di un passato che non è accaduto, il what if insomma, oltre a non essere una scienza esatta, va considerato un puro esercizio di stile, un divertissement che non cambia nulla di ciò che è stato. Eppure, in una retrospettiva puramente discorsiva, non è peregrino ricordare che, se è vero che abbiamo tutti elogiato e goduto il roboante 2021 dello sport italiano, lo è altrettanto ricordare come il 2021 sia il figlio legittimo di un 2020 sportivo che, sostanzialmente, non c’è stato.

Chi lavora nello sport sa benissimo quanto contino programmi e tempi, e allo stesso modo sa quando, nel percorso di un atleta, arriva il momento per modificare fasi e obiettivi. Poi però c’è anche il contesto: ci sono gli infortuni e le malattie, i cali di prestazione e tutto ciò che, per chi vive sul filo dei centesimi e dei centimetri, diventa determinante. E un anno, in questo senso, può cambiare il mondo. 

Se le Olimpiadi di Tokyo si fossero svolte nel 2020?
Credo che non sarei riuscito a realizzare questo sogno di portare a casa due medaglie d’oro. Era un anno totalmente differente, avevo tanto lavoro da fare e quindi non sarebbe arrivato quello che è arrivato quest’anno.

Marcell Jacobs

Al festival dello sport di Trento, nell’ottobre 2021, questa era stata la sincera risposta di Marcell Jacobs a una precisa domanda relativa a cosa sarebbe accaduto, a suo avviso, se i Giochi nel…

Lorenzo Longhi
Emiliano, ha esordito con il primo quotidiano italiano esclusivamente web nel 2001 e, da freelance, ha vestito (e smesso) casacche anche prestigiose. Di milioni di righe che ha scritto a tamburo battente gran parte è irrilevante. Il discorso cambia quando ha potuto concedersi spazi di analisi.