Tackle

Kvaratskhelia, il magnifico “idiota”

La figura del fuoriclasse del Napoli richiama, culturalmente, la descrizione del principe Lev Nikolaevič Myškin nel romanzo di Fëdor Dostoevskij: espressione di purezza e dell’incapacità di conformarsi ai valori materialistici – calcistici – della società dell’epoca

di Guglielmo De Feis

Il significato, in Italiano corrente, del termine idiota può, nel calcio, essere utilizzato solo per una caustica valutazione di un comportamento inaccettabile. Sia su un campo e, ancor più in uno stadio da calcio, esiste la possibilità che si commettano gesti così tanto gravi da poter essere definiti «idioti», nel senso etimologico di stupido, sconsiderato o comunque poco intelligente. Non è certamente il significato preso adesso in considerazione in questo scritto.

La parola in greco antico ἰδιώτης (idiotes) deriva dal termine «idios», ovvero «proprio», «personale» o «privato».

Ecco allora che il significato originario della parola «idiotes» si riferiva a qualcuno che non aveva esperienza o conoscenza in un determinato campo e che di conseguenza agiva in modo privato, personale e, in definitiva, opportunista.

Con il passare del tempo, la parola ha inevitabilmente assunto una connotazione fortemente negativa, indicando qualcuno che non era in grado di partecipare attivamente alla vita pubblica e che quindi era considerato un estraneo: un «idiota», appunto.

Nel libro