Monografia

Cicli

Vincere è una cosa, ripetersi un’altra. Le strisce vincenti nello sport fanno storia e lasciano il segno, anche su chi le fa

Successione di fenomeni diversi o di varie fasi dello stesso fenomeno che si ripetono nella stessa sequenza; il termine indica anche il periodo di tempo necessario affinché tali fenomeni o tali fasi si svolgano. Questa è la definizione di ciclo dell’enciclopedia Treccani, che nello sport possiamo definire anche come striscia, vincente, di più vittorie consecutive in un periodo di tempo più o meno limitato. La Juventus allenata prima da Antonio Conte e poi da Massimiliano Allegri, per esempio, dal 2012 al 2020, ha vinto nove scudetti consecutivi, quattro coppe Italia (consecutive e sempre facendo il double con il tricolore) e quattro supercoppe italiane. A questi potremmo aggiungere la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana vinte con Andrea Pirlo in panchina nella stagione 2020-21.

Come ha spiegato bene Aurora Puccio, sport performance coach, è eclatante quando un ciclo sta per finire, dal di fuori lo vedono in tanti, mentre da dentro è più difficile, complesso: vuoi per l’autostima e l’ego smisurati – cresciuti, appunto, con le vittorie –, vuoi per la riconoscenza verso chi quei trofei ha contribuito a vincerli, vuoi perché si è speso troppo e le casse sono vuote per rifondare, vuoi per incapacità gestionali.

Restando nel calcio italiano possiamo ricordare la Juventus degli anni Trenta, il Grande Torino dei Quaranta, l’Inter e il Milan dei Sessanta, ancora la Juventus degli Ottanta, ancora il Milan di Sacchi prima e Capello poi, di nuovo la Juve di Marcello Lippi, piuttosto che la Lazio di Eriksson, fino all’Inter di Mancini e Mourinho; insieme con qualche mini ciclo, tipo il Parma delle coppe.

Francesco Caremani
Aretino, giornalista, comunicatore in ordine sparso. Tutto è iniziato il 19 marzo del 1994 e un giorno finirà, ma non oggi. Il giornalismo come stile di vita, in un mestiere che ha perso lo stile per strada. Qui è direttore responsabile, ma solo per anzianità.