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Neve e ghiaccio, le nuove frontiere dello sportswashing

Negli ultimi anni gli sport invernali sono diventati popolari anche negli stati del Golfo, i cui governi li hanno utilizzati per dare un'immagine diversa dei Paesi

Il 5 ottobre 2022 l’assemblea generale dell’OCA (Olympic Council of Asia), l’associazione dei comitati olimpici del continente ha annunciato l’assegnazione degli Asian Winter Games del 2029 all’Arabia Saudita. E’ la prima volta per un Paese arabo e la prima per una nazione del Golfo Persico. La scelta di candidarsi a ospitare l’evento, resa nota ad agosto 2022, è un passo deciso dell’Arabia Saudita verso l’ingresso nel mondo degli sport invernali.

Una sede… che non esiste I 47 eventi della decima edizione, 28 sulla neve e 19 sul ghiaccio, saranno ospitati a Trojena, nel nord-ovest del Paese, a una cinquantina di chilometri dalle coste del Mar Rosso, su montagne di più di 2000 metri. Una città che ancora non esiste e che comprenderebbe oltre agli impianti sportivi, a partire dalle piste da sci all’aperto, una serie di infrastrutture che la trasformerebbero in un centro per il turismo soprattutto di lusso. Trojena fa parte di NEOM, progetto di città intelligente, presentato nel 2017 dal principe ereditario Moḥammad bin Salmān e supervisionato da una società controllata dal Public Investment Fund, il fondo di investimento sovrano, per un costo totale di 500 miliardi di dollari. Le critiche sono tante. A partire da quelle del CIO, che all’indomani delle decisione dell’OCA ha dichiarato di non essere stato consultato e che ha ribadito come la sostenibilità sia uno dei pilastri dell’agenda olimpica 2020+5 e come il CI…

Roberto Brambilla
È nato a Sesto San Giovanni, quando era ancora (per poco) la Stalingrado d'Italia. Ha scritto di sport e temi sociali per il web e per la carta. Ama la Storia e le storie. Al mattino insegna ai ragazzi, al pomeriggio sogna Berlino (Est).