Monografia

Emozioni, connessioni e condivisioni

Gli influencer sportivi sono la punta di diamante dell’industria dello sport, che fa del marketing lo strumento principe e che ha visto crescere questo fenomeno sotto i propri occhi

Foto di copertina di aescdtle_art (by Pixabay)

Influencer o content creator. Chiamateli come volete, ma non sminuite per ignoranza un mercato che in Italia vale 348 milioni di euro (dati 2022), mentre nel mondo la cifra è di poco superiore ai 16 miliardi. Un fenomeno, ufficialmente denominato di influencer marketing, perché alla fine di questo si tratta, iniziato nel nostro Paese nel 2017 ed esploso negli anni successivi. Un linguaggio nuovo che ha trovato la sua cup of tea in cinque settori: fashion & beauty, gaming, travel & lifestyle, health & fitness e sport. Quest’ultimo nel 2023 è passato dal 4 al 12 per cento del mercato dell’influencer marketing, un mercato nel quale sotto la voce content creator ci sono anche i digital talent, i micro influencer e le celebrities, perché per alcuni prodotti o compagne ognuna di queste figure concorre a perfezionare il messaggio e quindi a colpire meglio il target; sotto la voce celebrities, per esempio, ci sono molti sportivi capaci di muovere milioni di euro con un post, per il proprio brand o per quello di qualche marca della quale sono testimonial. Facebook, in calo, Instagram in crescita, YouTube e TikTok, stabile, sono le piattaforme dove questo linguaggio, non più nuovo, muove i suoi passi. E sì, il content creator è una professione.

L’industria dello sport, che fa del marketing lo strumento principe, che sia tradizionale o digital, ha visto crescere questo fenomeno sotto i propri occhi. Anche perché lo sportivo, la sportiva, non si deve ingegnare tanto con il copy poiché esprime valori condivisibili di per sé, facendo quello che sa fare meglio, quelli più bravi e più scaltri poi sanno portare la narrazione anche fuori dal campo di gara, tra spogliatoi e vita di tutti i giorni. Insomma, mentre un influencer che deve realizzare un post sponsorizzato o per una marca deve fare un piano editoriale e farsi piacere il prodotto per guadagnare, l’atleta realizza tutto questo mentre fa quello che più gli piace, trasmettendo quella sensazione di veridicità e genuinità tanto apprezzate dai follower.

Perché se esiste il fan 4.0 esiste pure il player 4.0 e gli sport influencer sono l’evoluzione di questo processo, dove è sempre tutto più strutturato, profilato e personalizzato in funzione del ROI, in italiano: ritorn…

Francesco Caremani
Aretino, giornalista, comunicatore in ordine sparso. Tutto è iniziato il 19 marzo del 1994 e un giorno finirà, ma non oggi. Il giornalismo come stile di vita, in un mestiere che ha perso lo stile per strada. Qui è direttore responsabile, ma solo per anzianità.