Monografia

Una valanga azzurra sotto rete

Al di là del fenomeno Sinner l'Italia del tennis sta vivendo probabilmente uno dei migliori momenti della sua storia. Ecco chi sono i protagonisti

Sette italiani nella top 100. Nella settimana precedente all’inizio dell’Open di Francia, il secondo torneo del Grande Slam, tanti erano i tennisti azzurri che figuravano tra i migliori 100 del mondo. Non il massimo di sempre (nel gennaio 2025 si era arrivati a dieci), ma l’indicatore di un movimento che oltre al fenomeno Sinner si sta rivelando uno dei migliori del mondo.

Musetti, classe e finalmente testa Dietro a Jannik Sinner il migliore, numeri alla mano, è Lorenzo Musetti. Numero sette del mondo, per gli addetti ai lavori ha un talento purissimo, forse ancor più di quella del fenomeno di Sesto Pusteria. Repertorio vario, colpi efficaci e belli da vedere, ma un grande problema, fino a poco tempo fa: la tenuta mentale e la continuità. Musetti, che da juniores è stato numero uno del mondo, alternava partite da campione a match persi senza apparente motivo. Ora però la testa sembra quella di un top ten. Tanto che sono arrivate un bronzo olimpico a Parigi 2024, il primo podio azzurro dopo cento anni, la semifinale a Wimbledon e nel 2025 la finale a Montecarlo. Questa stagione sarà importante per capire dove potrà arrivare il toscano, punto fermo dell’Italia due volte campione di Davis.

Roberto Brambilla
È nato a Sesto San Giovanni, quando era ancora (per poco) la Stalingrado d'Italia. Ha scritto di sport e temi sociali per il web e per la carta. Ama la Storia e le storie. Al mattino insegna ai ragazzi, al pomeriggio sogna Berlino (Est).