Stielike

Stielike #36 – Violenze, ricatti, complotti

L'INTERVENTO DELL'1 NOVEMBRE DEL NOSTRO LIBERO

Violenze C’è un caso particolarmente grave che scuote la FGI, Federazione Ginnastica d’Italia, uscito allo scoperto dopo un’intervista dell’ex Farfalla della ritmica Nina Corradini che, a Repubblica, ha denunciato violenze psicologiche che sarebbero avvenute nei confronti delle atlete presso l’accademia federale di Desio da parte delle allenatrici. La FGI ha replicato annunciando di avere dato «disposizioni perché siano immediatamente informati la Procura Federale e il Safeguarding Officer per gli accertamenti e le azioni di rispettiva competenza», ma nel frattempo a quella di Corradini si sono aggiunte le parole di un’altra atleta, Anna Basta, e l’apertura di un’inchiesta in merito da parte della Procura di Brescia, mentre alcune testate hanno rivangato alcuni ritiri apparentemente inspiegabili avvenuti negli ultimi anni. Il tema è vasto, e in qualche modo si ricollega a una nostra monografia di aprile: a certi livelli, lo sport è anche questo, risultatismo spinto e scarso rispetto per la psiche degli atleti e delle atlete che, prima di tutto, sono individui. Che certi comportamenti vengano a galla, verificati e perseguiti è solo un bene.

Ricatti Sabato scorso a San Siro gli ultrà della Nord dell’Inter hanno obbligato tutti i presenti a lasciare la curva, urlando contro e picchiando chi obiettava che aveva fatto chilometri per assistere alla partita e chi aveva portato i propri figli a vedere la squadra del cuore. Il motivo? L’uccisione di Vittorio Boiocchi, storico capo ultrà interista, pluripregiudicato. Al di là della retorica e blanda presa di posizione dell’Inter e a quella del neo ministro dello Sport e delle Politiche giovanili, Andrea Abodi, registriamo l’ennesimo ricatto di una curva calcistica, a prescindere dai colori: anche solo in questa stagione, ne abbiamo registrati ovunque. In Italia, nei decenni, siamo riusciti a ricostruire la catena di comando della criminalità organizzata, ma non quella delle curve del tifo, che hanno comportamenti e affari simili. Ci sono studi che hanno evidenziato la vicinanza con forze politiche estremiste, ci sono fatti che ci dicono che le forze dell’ordine non intervengono più di tanto per usarli come informatori, ci sono soprattutto libri elegiaci del tifo e della sua storia. Ma l’omertà che regna dentro le curve è degna della più intransigente affiliazione mafiosa. In Italia, storicamente, due dirigenti hanno cercato di contrastare il fenomeno: Claudio Lotito e Adriano Galliani e sono finiti entrambi sotto scorta, manco avessero preso di mira i narcotrafficanti, e la cosa clamorosa è che non ci andiamo nemmeno lontano. L’altro caso, assai nebuloso, è quello che di fatto ha schiantato la curva della Juventus. Se essere contro il calcio moderno significa essere d’accordo con questi metodi allora ben venga la Superlega.

Complotti Durante la partita dell’NBA Brooklyn-Indiana, alcuni tifosi in prima fila indossava delle magliette con scritto: “Fight antisemitism”, combatti l’antisemitismo. Ai quali la guardia dei Nets Kyrie Irving ha risposto con un tweet pubblicando il link al film Hebrews to Negroes: Wake Up Black America, nel quale secondo la sinossi su Amazon svelerebbe la vera identità dei figli di Israele. Tweet poi cancellato dopo le proteste scatenatesi nei suoi confronti. «Non ho intenzione di rinunciare a nulla in cui credo – ha detto Irving –. Diventerò più forte solo perché non sono solo. Ho un intero esercito intorno a me». Mentre l’allenatore dei Nets, Steve Nash, ha dichiarato: «Questa per noi un’opportunità di crescere e comprendere nuovi punti di vista». Kyrie Irving ha sostenuto l’idea che la Terra sia piatta, ha recentemente condiviso una vecchia clip del teorico della cospirazione Alex Jones e la scorsa stagione non era disponibile per la maggior parte delle partite casalinghe dei Nets perché si era rifiutato di essere vaccinato contro il Covid-19, come era stato imposto nella città di New York. Per tutti questi motivi, i Nets hanno rifiutato di concedergli un prolungamento del contratto quest’estate, il che significa che Irving potrebbe giocare la sua ultima stagione con i Brooklyn Nets.