Quando abbiamo deciso di occuparci di sport e musica, in questa monografia, il fulcro del discorso aveva nelle intenzioni una valenza legata alla cultura popolare, laddove appunto entrambe hanno un ruolo non indifferente nella nostra vita associativa: si intrecciano, viaggiano in coppia, rimandano l’uno all’altra. Logico, allora, decidere di proporre un focus di puro ascolto e un’intervista a chi, prima d’altri, in Italia questa cultura l’ha portata su una rivista estremamente popolare.
Poi, però, diventa inevitabile sviare, e allora lo facciamo qui, correndo il rischio di costruire un pastone, ma da queste parti se non altro anche i pastoni danno la possibilità di lasciarsi andare a riflessioni varie, ed ecco perché, in fondo, non potevamo non tornare alla relazione che sport e musica hanno dal punto di vista del movimento, della performance (motivazione, allenamento, gara), della liturgia di determinati eventi sportivi, delle culture e sottoculture giovanili. Nell’Enciclopedia dello Sport di Treccani, il sociologo Federico Del Sordo – che è anche musicologo e musicista – approccia la materia raccontando così l’incontro di due mondi: «L’origine della molteplicità di relazioni fra attività sportive e musica va ricercata in senso generale nel significato che le diverse culture hanno attribuito al rapporto fra ‘suono umanamente organizzato’ (Blacking 1986, pp. 27-51 passim) e movimento del corpo. Non è soltanto la danza a evidenziare tale legame (Sachs 1933), …