Stielike

Stielike #43 – Bisht, rateizzazione, abusi

L'INTERVENTO DEL 20 DICEMBRE DEL NOSTRO LIBERO

Bisht Noto in alcuni dialetti arabi parlati come mishlaḥ o ʿabāʾ, il bisht è un tradizionale mantello da uomo popolare nel mondo arabo e indossato in generale per migliaia di anni. Quello che lo sceicco del Qatar, Tamim bin Hamad Al Thani, ha fatto indossare a Leo Messi prima di consegnargli la Coppa del Mondo, davanti all’impassibile Gianni Infantino e ai rigidi disciplinari della FIFA; che a questo punto valgono meno di zero. Un gesto che ha scatenato, come al solito, tante polemiche, molte davvero inutili o fuorvianti. Anche Maradona, nel 2013, si è vestito con abiti locali per la giornata nazionale dell’indipendenza degli Emirati Arabi Uniti (di cui l’argentino era ambasciatore), dopo la sua esperienza di allenatore all’Al-Wasl. Due momenti che non si possono nemmeno confrontare, fatti: da un calciatore e un uomo che ha fatto quasi tutto d’istinto, pagando sempre in prima persona, e un uomo azienda – non come CR7 ma ci si avvicina molto –, testimonial della candidatura dell’Arabia Saudita a ospitare il Mondiale del 2030 insieme con Egitto e Grecia. Quando si dice “mettere il cappello su qualcosa”, il Qatar ci ha messo il bisht e ha avuto in cambio tutto, o quasi.

Rateizzazione Il mondo del pallone, mentre da un lato aizza il sentimento popolare al tiro al piccione nei confronti della Juventus per le sue malefatte amministrative, dall’altro ha ottenuto di spalmare in 60 rate nei prossimi cinque anni i circa 800 milioni di tasse non pagate (perché rinviate, poi ancora rinviate, poi ancora rinviate) dopo la pandemia. A quale costo? Una ridicola mora del 3% e nessuna sanzione penale o sportiva, non sia mai, facciamoci anche lo scudo. Domanda: questo non fa schifo?

Abusi In tutto questo, passa quasi sotto traccia l’allargamento dello scandalo della ginnastica ritmica. L’associazione Change the Game ha presentato nella sede della stampa estera un dossier sulle denunce di 197 ginnaste ed ex ginnaste in merito a presunti abusi, discriminazioni e privazioni alimentari nei loro confronti, e stiamo parlando di bambine e ragazze d…