Stielike

Stielike #57 – Sportsmanship, filmetto, pertinenza

L'INTERVENTO DEL 18 APRILE DEL NOSTRO LIBERO

Sportsmanship Il termine preciso gli inglesi ce l’hanno, ed è quello di sportsmanship, che denota un atteggiamento di nobile sportività. Una parola che si adatta perfettamente a quanto avvenuto sabato a Vercelli, nel corso della finale della spada ai campionati italiani Under 23. La storia è nota, perché la presenza delle telecamere di Federscherma ha fatto sì che non restasse confinata nel palazzetto: nella sfida conclusiva per il titoli, la romana Gaia Traditi delle Fiamme Oro si è imposta su Emilia Rossatti della Accademia scherma Bernardi di Ferrara, in una finale caratterizzata dall’infortunio di Traditi che, sul 12-9 a 17 secondi dal termine, indietreggiando si è storta gravemente la caviglia destra. Alla ripresa dopo cinque minuti nei quali i medici l’hanno rimessa in piedi, seppur dolorante, Rossatti avrebbe avuto il tempo per recuperare e vincere (e, sia chiaro: non la si sarebbe potuta biasimare per questo), ma ha scelto di non assaltare, lasciando scorrere il tempo e congelando il risultato. Ha perso, ma ha vinto, tra gli applausi del pubblico e l’incredulità dell’avversaria, che al termine l’ha abbracciata piangendo, e ha continuato a farlo, piangere e ringraziarla e baciarla, anche sul podio e nelle interviste finali. «L’ho fatto col cuore, era la cosa giusta. L’ho vista cadere e l’ho sentita urlare, avevo capito che era una cosa seria. Ma probabilmente nello sport che conosciamo oggi prevalgono competitività e desiderio di primeggiare, ci si è dimenticati dei principi fondamentali». Sempre gli inglesi lo chiamano fair play. Già non è granché praticato, e del resto c’è un politico, in Italia, che vorrebbe sanzionare chi usa termini di altre lingue. Tutto torna.

Filmetto La storia che si ripete in loop. Gli atleti maschi devono essere sposati o avere una relazione stabile altrimenti le loro performance sportive ne risentono. Banale trama degna di un filmetto sporcaccione anni Ottanta, che però a intervalli regolari viene veicolata dai media. Questa volta è toccato a Matteo Berrettini e Melissa Satta. Il tennista italiano dopo un 2021 strepitoso sta vivendo un periodo di flessione, una crisi che, come tutti i momenti meno positivi, è normale nello sport. Da quando la sua relazione con Melissa Satta è diventata pubblica, ecco trovato da certe testate il motivo del suo calo. Ridicolo anche a pensarci, figurarsi a scriverne. Melissa Satta ha risposto con un video social denunciando bullismo e sessismo nei suoi confronti, anche se in realtà bullismo e sessismo sono cose diverse: qui si tratta di inutile gossip da e per sfigati. Ma alla fine sempre lì torniamo: lo spirito del tempo vive di non notizie, sui social ci si marcia, poi ci s…