Monografia

Agenda 2050

Capire il tifoso di domani per comprendere come intercettarlo, in una fruizione dello sport che sarà sempre più tecnologica, immersiva e completamente diversa da quella di oggi

Il tifoso, oggi, non è più solamente oggetto di studi sociali, ma soprattutto comportamentali ed economici. Per chi è protagonista dello sport, dalle federazioni alle società, fino al singolo atleta, così come per chi lo racconta, attraverso varie piattaforme, è diventato essenziale comprendere, magari anticipare, le esigenze del fruitore dello sport, dal vivo piuttosto che online, in diretta televisiva o in streaming. L’idea della Super League, per esempio – uno dei progetti sportivi peggio presentati; e ribadiamo il concetto per cui parlarne significa fare delle analisi, approfondire, non essere per forza d’accordo, d’altronde questo è quello che dovrebbero fare i giornalisti invece che schierarsi per convenienza –, nasce da uno studio dell’ECA del 2020 – Fan of the Future – sui tifosi di oggi e di domani e sulla loro idea di fruizione del calcio, dello sport più in generale. Con una considerazione. Le piattaforme di intrattenimento, grazie alla tecnologia, sono aumentate a dismisura e ognuno decide come passare il proprio tempo libero, guardando film, serie televisive, piuttosto che reel su Instagram. Ogni piattaforma risponde a esigenze diverse e nell’era dell’attenzione, nel quale siamo bombardati da sollecitazioni e input continui, il ruolo di queste è conquistare il nostro tempo, come ebbe a dire addirittura il ceo di Netflix, le nostre ore di sonno. Quindi lo sport ha tre tipi di problemi in prospettiva, mantenere gli appassionati, conquistarne di nuovi e lottare contro altri modi di intrattenimento. Perché nel momento in cui trasformi lo sport live in intrattenimento ti sposti su un terreno occupato da altri e questo, già della creazione della Champions League, è una di quelle cose che la governance calcistica globale non ha capito bene.

L’argomento lo abbiamo affrontato da un altro punto di vista nella monografia XLI Evoluzione. Sport come la pallavolo e la pallacanestro, per esempio, sono diventati più ‘televisivi’ dopo il cambiamento di alcune regole: quella del rally point system nel volley e l’introduzione del tiro da tre nel basket. Nel primo caso ha ridotto il tempo delle partite e ha reso più avvincente ogni scambio, nel secondo ha reso il gioco più spettacolare, con la possibilità di ribaltare il risultato in qualsiasi momento. E se nella pallavolo non registriamo passatisti che preferiscono l’ante, nella pallacanestro, ultimamente, Dan Peterson ha dichiarato – con un certo ritardo visto che la regola è stata inserita dall’NBA nella stagione 1979-80 – che il tiro da tre è stato la morte del bel gioco; se dopo quarantaquattro anni la lega ha deciso di mantenerlo evidentemente è uno di quai cambiamenti che forse non ha fatto bene al gioco ma sicuramente…

Francesco Caremani
Aretino, giornalista, comunicatore in ordine sparso. Tutto è iniziato il 19 marzo del 1994 e un giorno finirà, ma non oggi. Il giornalismo come stile di vita, in un mestiere che ha perso lo stile per strada. Qui è direttore responsabile, ma solo per anzianità.