Monografia

The last… writing

Da Netflix ad Amazon Prime, le piattaforme digitali hanno portato con sé un nuovo modo di raccontare lo sport, spesso in prima persona, lì dove i giornalisti, al massimo, rivestono il ruolo di autori

Notizia di questi giorni. Netflix, secondo il Wall Street Journal, si starebbe preparando a trasmettere in diretta un torneo di golf, facendo quindi il suo esordio nello streaming sportivo, dopo Amazon Prime con la Champions League. Da una parte il rallentamento della crescita degli abbonati – una delle tante bolle del capitalismo per cui la crescita dovrebbe essere infinita in un mondo di cose e persone finite –, dall’altra la mancanza di nuovi mercati in cui espandersi, spingono Netflix a negare l’interesse di trasmettere lo sport in diretta. In questi anni non sono mancate, però, le serie televisive sportive: da The Last Dance a Drive to Survive, da Full Swing a Break Point. Oppure film come Mi chiamo Francesco Totti.

Sempre secondo le indiscrezioni, però, Netflix si starebbe preparando a mettere a regime la propria infrastruttura per mandare in onda eventi sportivi live. L’idea di organizzare un torneo di golf a Las Vegas tra i campioni più affermati, torneo di cui sarebbe proprietaria, le permetterebbe di distribuirlo globalmente, facendogli fare da traino per le altre serie, sia golfistiche che sportive. L’obiettivo è duplice, attirare nuovi abbonati da una parte e fidelizzare il pubblico più giovane dall’altra, scenari che non riguardano solo Netflix ma anche i proprietari dei diritti delle varie manifestazioni sportive.

Aspettando l’arrivo di un’altra piattaforma digitale nell’agone dello streaming sportivo, c’è un aspetto che, secondo noi, è importante sottolineare. Media diversi hanno bisogno di linguaggi diversi, ragion per cui abbiamo sempre le antenne dritte quando il racconto sportivo si sposta, per esempio, in teatro, dove pretende un linguaggio più narrativo, rischiando di perdersi nel limbo tra fi…

Francesco Caremani
Aretino, giornalista, comunicatore in ordine sparso. Tutto è iniziato il 19 marzo del 1994 e un giorno finirà, ma non oggi. Il giornalismo come stile di vita, in un mestiere che ha perso lo stile per strada. Qui è direttore responsabile, ma solo per anzianità.