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C’è un’insegnante a Reggio Emilia

Una tifosa, e docente, scrive alla Reggiana per riavere i soldi dell'abbonamento dopo l'ingaggio di Manolo Portanova

L’AC Reggiana 1919 ha ingaggiato il centrocampista Manolo Portanova, condannato in primo grado, con rito abbreviato, a sei anni per violenza sessuale di gruppo. Ventitré anni, cresciuto nelle giovanili di Lazio e Juventus, ex Genoa, dall’Under 17 ha risalito tutte le maglie azzurre fino all’Under 21. Il suo ingaggio e la sua condanna non sono passati inosservati e in tanti, giustamente a nostro avviso, si sono chiesti l’opportunità di un’operazione del genere, di fronte a una condanna così pesante – anche se ci sarà sicuramente un processo di appello –, per uno dei reati più infamanti che possano esistere per un uomo. Tre le tante cose scritte, molte a sproposito e per lo più giustificazioniste – imbarazzante ma vero –, ci ha colpito la mail che Liusca Boni, docente di inglese alle superiori, reggiana e tifosissima della squadra locale ha scritto alla società per chiedere il rimborso dell’abbonamento: rifiutandosi di accettare l’ingaggio di Manolo Portanova per quieto vivere. Mail che è diventata poi post su Facebook, ripreso da vari media, che hanno attirato su Liusca una quantità enorme di commenti, irripetibili, ingiustificabili e, a tratti, agghiaccianti di uomini e donne, schierati, a prescindere, dalla parte del calciatore. Secondo noi, invece, Liusca Boni, con questa mail ha rivendicato tutta una serie di diritti, come donna, come insegnante, come tifosa e come cittadina di Reggio Emilia – non una città qualunque – che The SpoRt Light cerca di supportare e portare nel mondo dello sport, del calcio in particolare, che sembra sempre più carente. Leggetela.

Buongiorno Reggiana,

mi chiamo Liusca Boni e sono una vostra tifosa da oltre trent’anni. Sono una cittadina reggiana da sempre innamorata della squadra della mia città.

Di mestiere sono una docente di scuola superiore e il calcio è spesso stato un’occasione di dialogo con i miei studenti. Perché da sempre convinta che sia uno sport portatore di valori e regole modello anche per la scuola.

Per questo motivo sono rimasta incredula alcuni giorni fa quando le voci di mercato hanno accostato la figura del giocatore del Genoa, Manolo Portanova, ai nostri colori e alla nostra città.

Ho sempre invitato i miei studenti a tifare Reggiana, a venire allo stadio con me, a privilegiare la squadra del nostro territorio piuttosto che il gesto atletico delle grandi squadre di Serie A. Perché ci sono valori più importanti, come quelli che ad esempio le tifoserie organizzate reggiane fanno quotidianamente nei confronti del volontariato.

Ie…

Francesco Caremani
Aretino, giornalista, comunicatore in ordine sparso. Tutto è iniziato il 19 marzo del 1994 e un giorno finirà, ma non oggi. Il giornalismo come stile di vita, in un mestiere che ha perso lo stile per strada. Qui è direttore responsabile, ma solo per anzianità.