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Chiamatela pure NBA Cup

Sulla falsariga delle Final Eight di Coppa Italia di Lega Basket, l’NBA ha dato vita alla sua prima coppa nazionale

di Roberto Gennari

La leggenda narra che la fascinazione delle alte sfere USA sia nata durante una Final Eight di Coppa Italia di Lega Basket disputata al Mandela Forum di Firenze, per la precisione quella del 2019: partite secche in campo neutro, quarti di finale, semifinali e finale nel giro di pochi giorni, dal 14 al 17 febbraio. Divise delle squadre realizzate espressamente per le partite di coppa, con grandi, a volte grandissime, strizzate d’occhio a quelle delle squadre NBA, molte sfide finite punto a punto, qualche verdetto a sorpresa (le teste di serie 1, 2 e 3 tutte fuori al primo turno, tutte e tre con scarti minimi nel punteggio), e una vincitrice, la Vanoli Cremona, al primo trofeo nazionale della sua storia: una di quelle Cinderella Stories di cui negli States vanno matti.

Come si dice, spesso nelle leggende si nasconde un fondo di verità, ed è effettivamente vero che negli USA si sia parlato delle finali delle coppe nazionali europee (che si svolgono tutte nella stessa settimana, solitamente quella in cui in NBA c’è la pausa per l’All-Star Game), con particolare attenzione a quella italiana per l’intensità delle partite e i finali punto a punto, così come è vero che la NBA stesse cercando di inventarsi qualcosa per far sì che l’interesse per il periodo di stagione regolare, dove oggettivamente succede di vedere partite di basso livello tecnico e tattico, risalisse un po’, senza con questo congestionare ulteriormente un calendario che vede le squadre in lizza per il titolo arrivare a disputare già così un centinaio di partite in una stagione.

E allora, dopo alcune anticipazioni fatte trapelare ad arte per aumentare la curiosità – e per creare quello che sempre più comunemente si chiama hype – ecco che quest’anno c’è stato l’annuncio uff…