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La corsia sbagliata di Tinus Osendarp

Tinus Osendarp è stato uno dei velocisti olandesi più forti di sempre. Non è mai stato celebrato per il suo ruolo durante l'occupazione nazista

Nella storia dei Giochi Olimpici i Paesi Bassi hanno vinto solo due medaglie a livello maschile nella velocità. Le ha vinte nei 100 e nei 200 metri un solo atleta in una sola edizione dei Giochi Olimpici, quelli di Berlino 1936. Il suo nome era Martinus “Tinus” Bernardus Osendarp, ma se cercate qualcosa, un monumento, un premio o un meeting che lo celebri non lo troverete. La ragione è da ricercare nelle pagine incollate della storia europea del Novecento.

Calciatore per passione, velocista per caso. Martinus, classe 1916, è figlio di una famiglia di commercianti di frutta e verdura. È nato a Delft nel sud dei Paesi Bassi ma da bambino si è trasferito a Rijswijk, un sobborgo de L’Aia. È appassionato di sport e gioca a calcio nel VUC, uno storico club dilettantistico locale. Sogna il voetbal ad alto livello, è un’ala non eccezionale dal punto di vista tecnico ma è rapidissimo. Comincia a correre per divertimento e un osservatore lo nota. Al VUC passa dalla sezione calcistica a quella atletica. Il suo debutto è del 1932. Due anni dopo, a Torino, ai primi campionati europei della storia, Osendarp arriva quinto nei 100 e terzo nei 200. Quelle due gare le ha vinte un altro olandese, Chris Berger. Ha cinque anni in più di Osendarp e pure lui ha iniziato con il calcio. Il suo 10″3 manuale sarà per due anni anche record del mondo.

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Roberto Brambilla
È nato a Sesto San Giovanni, quando era ancora (per poco) la Stalingrado d'Italia. Ha scritto di sport e temi sociali per il web e per la carta. Ama la Storia e le storie. Al mattino insegna ai ragazzi, al pomeriggio sogna Berlino (Est).