Stielike

Stielike #33 – Pugilato, linguaggi, infrazioni

L'INTERVENTO DELL'11 OTTOBRE DEL NOSTRO LIBERO

Pugilato «La politica non dovrebbe avere alcuna influenza sullo sport»: così, con una motivazione di cui più volte anche qui abbiamo discusso, l’International Boxing Association, la federazione internazionale del pugilato dilettantistico, ha annunciato pochi giorni fa l’intenzione di riammettere alle gare gli atleti di Russia e Bielorussia, sospesi dalla fine di febbraio. Una decisione che pone l’IBA in una posizione di scontro con le indicazioni del CIO, con il quale il rapporto è deteriorato da tempo: il Comitato olimpico internazionale ne contesta la governance e la trasparenza finanziaria, essendo da anni strettamente dipendente dalla Russia dal punto di vista economico. L’IBA non sovrintenderà le gare di boxe a Parigi 2024, e il suo operato è uno dei motivi per i quali il CIO ha escluso la disciplina da Los Angeles 2028. L’apertura a russi e bielorussi è un altro capitolo di uno scontro istituzionale pressoché completo.

Linguaggi «Gli Azzurri con sindrome di Down di coach Bufacchi vincono il terzo titolo iridato. Battuta l’Ungheria 36-12», leggiamo sul sito della FISDIR, Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali. Questi ragazzi, più una ragazza, si sono laureati campioni del mondo per la terza volta, un risultato sportivo incredibile, un alloro che ha un valore inestimabile e che come tale andrebbe raccontato. Loro rappresentano uno spicchio dello sport italiano, che come tanti altri fatica ad avere rilevanza mediatica. Poi arriva Mario Sconcerti che in una diretta radiofonica dice una frase che non ci va di ripetere qui, ma la linkiamo per chi se la fosse persa. Le reazioni sono le più disparate: dall’invito ad andare definitivamente in pensione alla richiesta dell’intervento dell’Ordine dei Giornalisti (attendiamo fiduciosi…). Il problema, però, è che quando un giornalista sottovaluta l’impatto del linguaggio ha, semplicemente, fallito la sua missione. Ed è sufficiente questo.

Infrazioni La Red Bull ha sforato il budget cap 2021 di una cifra inferiore al 5% del budget che era di poco più di 145 milioni di dollari. E a suo carico c’è anche un’infrazione procedurale. Per Aston Martin, l’altro team a non aver rispettato appieno le regole, infrazione procedurale. La FIA ha comunicato l’atteso report, il primo della sua storia sul budget cap, entrato in vigore in F1 proprio nel 2021. Quando si conosceranno le sanzioni? Probabilmente si andrà a fine campionato, quindi dopo il 20 novembre. Per l’Aston Martin potrebbe trattarsi di una semplice multa, più difficile ipotizzare le sanzioni per Red Bull. Che ha fatto sapere di aver appreso con sorpresa e disappunto i risultati della FIA, perché ha sì evitato il cosiddetto Material Breach, l’infrazione grave superiore al 5% che può comportare addirittura l’esclusione dal campionato, ma rientrando nel Minor Breach può subire penalità sportive comunque pesanti, tra cui la decurtazione di punti nella classifica piloti. La sensazione, tuttavia, è che le sanzioni saranno lievi. E che, in fondo, il gioco (irregolare) a questo punto valga la candela.