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Més que uno scandalo

Il caso Negreira sta scuotendo il Barcellona, il calcio spagnolo e perfino il progetto Super League

Il 12 marzo scorso i tifosi dell’Athletic Bilbao hanno accolto i giocatori del Barcellona lanciando banconote false con le sembianze di Joan Laporta, presidente blaugrana, e José Maria Enriquez Negreira, ex vice presidente degli arbitri spagnoli dal 1994 al 2018, e cantando canzoni nelle quali auguravano alla squadra catalana di essere retrocessa in D2: «Immagino che d’ora in poi l’atmosfera delle trasferte sarà simile a quella del San Mamés», ha dichiarato, irritato, Xavi.

L’inchiesta è nata da una verifica fiscale sulle società di Negreira e di suo figlio Javier, verifica alla quale José Maria Enriquez avrebbe risposto: «Ero l’uomo incaricato dal Barcellona per garantirgli la ‘neutralità arbitrale’», qualunque cosa voglia significare. La società ha risposto affermando: «In passato ci siamo avvalsi dei servizi di un consulente tecnico esterno per relazioni su giovani giocatori spagnoli dei campionati minori, relazioni che contenevano anche rapporti relativi all’arbitraggio».

Tra il 2001 e il 2018 il Barcellona, secondo gli inquirenti, avrebbe pagato 7,3 milioni di euro per questi servizi, attraverso una società di proprietà di un ex dirigente del Barça, deceduto, Josep Contreras. Il fisco spagnolo non trova 550.000 euro che José Maria Enriquez Negreira ha prelevato in contanti dai suoi conti, ma questo nega di avere pagato gli arbitri con i soldi presi dal Barcellona, mentre Laporta ha dichiarato di avere in mano i docum…

Francesco Caremani
Aretino, giornalista, comunicatore in ordine sparso. Tutto è iniziato il 19 marzo del 1994 e un giorno finirà, ma non oggi. Il giornalismo come stile di vita, in un mestiere che ha perso lo stile per strada. Qui è direttore responsabile, ma solo per anzianità.